Bova Marina

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Bova Marina (Γιαλό του ΒούαJalò tu Vùa in greco di CalabriaA Marìna in calabrese[2]) è un comune italiano di 4.124 abitanti della città metropolitana di Reggio Calabria, in Calabria.

Nel 2015 Bova Marina si aggiudica la Bandiera Verde delle Spiagge, l’autorevole riconoscimento europeo assegnato dalla FEE.[3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Bova Marina fu fondata da Monsignor Dalmazio D’Andrea, vescovo di Reggio-Bova, quando attorno al 1870, comprò dal Regio Demanio una striscia di terra costeggiante il torrente Siderone e in mezzo alla campagna disabitata. D’Andrea divise il terreno acquistato dal demanio, e lo regalò ai contadini che volevano scendere dalla montagna, formando così un piccolo agglomerato urbano. Bova Marina, sorge su antichi insediamenti ebraici, bizantini e grecanici, i cui resti sono tutt’oggi visibili nelle zone circostanti.

Nel 1908 con Regio Decreto viene dichiarato comune autonomo. In quegli stessi anni arrivò la ferrovia. Già dai primi anni della sua storia, Bova Marina era un polo di attrazione commerciale: infatti ogni mese si teneva una grossa ed importante fiera del bestiame e dei prodotti realizzati dagli artigiani.

Durante la Seconda guerra mondiale Bova Marina fu duramente bombardata dagli americani in cerca dei tedeschi, in fuga verso le montagne.

Nel dopoguerra, con l’alluvione che colpì la zona della Bovesia molti, soprattutto gli abitanti di Roghudi VecchioBova e gli altri centri dell’area, abbandonarono i propri paesi e scesero a insediarsi a Bova Marina, che vide un notevole incremento demografico.

Statua bronzea della Madonna del Mare

Negli anni sessanta, venne posta sul promontorio di Capo San Giovanni d’Avalos la statua della Madonna del Mare, opera dello scultore Celestino Petrone (che tra le sue opere annovera l’altare maggiore della Chiesa di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Rotondo), statua che è molto venerata dalla popolazione.

Nel 2008 a Bova Marina ricorre il centenario della dichiarazione di comune autonomo.

Monumenti e luoghi d’interesse[modifica | modifica wikitesto]

Di particolare importanza, per la sua rarità, è un insediamento ebraico, posto nella vallata del San Pasquale, dove si trovano i resti di un’antichissima sinagoga con un importante mosaico (IV secolo d.C.). Nella stessa area si ritrovano un’ampia struttura romana (I-IV secolo d.C.) e la chiesetta bizantina della Panaghia (detta la “Tutta Santa”). In località Apàmbelo, su un colle raggiungibile solo a piedi, insistono le mura perimetrali e l’abside della chiesetta, anch’essa bizantina di S. Niceto del X secolo, insieme a resti dell’età del bronzo e di abitazioni monastiche medievali. In epoche più recenti, dalla conquista normanna in avanti (X-XII secolo d.C.) il centro più importante del territorio divenne Bova – Chora, arroccata su una poderosa rupe a oltre 900 metri di altitudine, da cui l’attuale abitato in marina ha poi nuovamente tratto origine. La parte più antica di Bova Marina, posta intorno all’attuale via Borgo, si sviluppò nel XIX secolo, quando il vescovo mons. Dalmazio D’Andrea acquistò dal demanio dei terreni in prossimità del Torrente Siderone e li concesse gratuitamente ai contadini che accettavano di trasferirvisi.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[4]

Etnie e minoranze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 216 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Eventi[modifica | modifica wikitesto]

La cittadina è attiva particolarmente durante il periodo estivo grazie alle splendide spiagge e al panorama che offre una vista sul Mar Ionio abbellita dai lineamenti lontani del monte Etna. Appartenendo all’area della Bovesia ed essendo in una zona di elevato valore artistico e culturale, Bova Marina è dunque un’area di interesse turistico notevole.

Durante la prima settimana di agosto tutta la cittadina festeggia la Madonna del Mare (Stella Maris), patrona di Bova Marina da quando un gruppo di pescatori rinvenne un antico quadro sacro in fondo al mare.

Sempre in agosto, a Bova Marina e nei comuni grecanici limitrofi, si svolge il Paleariza, festival etno-culturale-musicale.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

Frazioni[modifica | modifica wikitesto]

Le frazioni di Bova Marina sono: Mesofugna (Dialetto Greco-Calabro: Mesofonè, Μεσοφωνη), Amigdalià (Dialetto Greco-Calabro: Amygdalià, Αμυγδαλια), Borgo, Centro, Costa dei Saraceni (Dialetto Greco-Calabro: Sarakinè Aktè, Σαρακινη Ακτη), Apambero (Dialetto Greco-Calabro: Apàmbyros, Απαμπυρος) e San Pasquale.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Il comune è noto per la produzione del bergamotto e per la presenza dell’arbusto del ginepro fenicio.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Il 23 marzo 2012 il Consiglio dei ministri ha deliberato lo scioglimento del comune di Bova Marina per infiltrazioni mafiose. Il 30 marzo 2012 con D.P.R. è stata nominata una commissione straordinaria per la gestione del comune. La Commissione è costituita dal viceprefetto, dott. Giovanni Meloni, dal viceprefetto, dott.ssa Franca Tancredi e dal funzionario economico finanziario, dott. Stefano Tenuta. La commissione resterà in carica per la durata di 18 mesi eventualmente prorogabile per altri 6 mesi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat – Popolazione residente al 30 novembre 2012.
  2. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 95.
  3. ^ Spiagge a misura di bambino, 12 bandiere verdi in Calabria, www.ilcirotano.it. URL consultato il 13-04-2015.
  4. ^ Statistiche I.Stat – ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]