Samo

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Samo (Samu in calabrese e in greco-calabro) è un comune italiano di 803 abitanti della città metropolitana di Reggio Calabria, in Calabria.

Il comune dista 91 km dal capoluogo ed è situato sul versante sud-orientale dell’Aspromonte, a nord della fiumaraLaverde.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il paese secondo la tradizione sarebbe stato fondato nel 492 a.C. da coloni greci provenienti dall’isola di Samos (Grecia), scappati per sfuggire alle incursione dell’esercito del re Dario I di Persia, secondo quanto racconta Erodoto nel VI libro. I coloni arrivati sulla costa ionica, si dirigono verso l’interno, a ridosso della Fiumara La Verde, in località Rudina, nel territorio di Locri Epizefiri. Presto la città s’ingrandisce molto, estendendo i suoi confini da Capo Bruzzano all’odierna Gerace; costruisce un grande porto, che collega la città di Samo alle isole greche più vicine, in virtù dell’attività marinara, portuale e commerciale ha un notevole sviluppo sociale e culturale e diventa un crocevia importante nel cuore dello Ionio.

Si ritiene che Samo abbia dato i natali al noto scultore Pitagora di Reggio, come sostengono alcuni storici del passato, Protagora, filosofi e scrittori Aristarco, Epicuro, Cicerone e Tommaso d’Aquino[senza fonte]. Attraversa un periodo di decadenza dopo la seconda guerra punica. In seguito, durante la dominazione spagnola dei Borboni fu feudo dei Marullo.

Oggi, il piccolo borgo di Precacore, conosciuto per i suoi resti di arte bizantino-greca viene spesso visitato anche da stranieri, ed è stato recentemente restaurato.

In estate soprattutto, nel mese d’agosto, c’è un buon numero di cittadini di Samo che in compagnia di compaesani e qualche volta anche piccoli gruppi di stranieri, che vanno con piacere a visitare e fotografare i vecchi sentieri che portano ai resti del vecchio luogo. Si usa pure celebrare la messa in onore del Santo Protettore con enorme partecipazione di fedeli e altri.

Si racconta che Intorno al 1530, Samo venne completamente distrutta da un nubifragio che durò sette giorni e sette notti. La sciagura non risparmiò che poche persone, tra cui una donna di nobile casato, che nell’ occasione aveva perso il marito ed i sette figli: in quel momento di grande dolore esclamò:“mamma, o mamma, nel vedere la mia Samo così distrutta mi Crepa il cuore”. Sulla scorta di tale leggenda, il nome della città fu cambiato dapprima in Crepacuore e dopo in Precacore.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[2]

Religione[modifica | modifica wikitesto]

Il paese (come gli altri della zona) è abitato in massima parte da cristiani cattolici, con poche minoranze protestanti. Dal 1991 il parroco di Samo è Padre Claudio Cantù il cui predecessore è Don Gioacchino Bonfà. Nel 2008 Padre Claudio Cantù ha ricevuto la Cittadinanza Onoraria, e, nel 2009, ha compiuto 50 anni di sacerdozio.

Feste patronali[modifica | modifica wikitesto]

Il patrono di Samo è San Giovanni Battista, celebrato il 29 agosto.

La storia riguardante le celebrazioni del santo patrono, è antica e radicata. Le tradizioni risalgono alla vera processione, che si svolgeva nelle piccole, tortuose viuzze del paese di PrecacoreAncora oggi la statua che viene usata per le celebrazioni è quella di centinaia di anni fa[senza fonte], rinomata perché secondo la tradizione avrebbe realizzato numerosi prodigi. La tradizione vuole, che dal 19 agosto, dopo i fuochi d’artificio, abbia inizio la novena. La mattina seguente, alle cinque (i più coraggiosi alle 4 di mattina), salgono in quelle rocce benedette dal santo. La novena si conclude il 28 agosto, quando, sopra il sagrato del borgo, moltissima gente del paese si accinge a celebrare a seguire. La sera del 29 agosto, dopo la processione mattutina, si rinnova la solenne Scesa del Santo Patrono, un’esperienza davvero emozionante. Poi, a tarda sera, si guarda il piccolo borgo incastonato come una perla nella montagna.

Per quanto riguarda i festeggiamenti civili, il Comune si impegna a proporre gruppi o singoli artisti che cantano, recitano e ballano. Negli ultimi tre anni, un comitato composto da giovani si è prodigato per la festa ottenendo ottimi risultati.

Persone legate a Samo[modifica | modifica wikitesto]

In tutto il paese è ancora viva, a distanza di secoli, la memoria dello scultore e bronzista Pytaghoras.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

La via principale, Michele Bianchi, comincia a cento metri dal centro storico (piazza Municipio) e continua per circa cento metri verso nord. Le altre vie principali sono: via Casette Popolari Terremotati, via Casette Popolari Alluvionati, Via La Verde (prende il nome dalla grande Fiumara La Verde) e via Pitagora.

Economia[modifica | modifica wikitesto]

A Samo l’economia è prevalentemente agricola con produzione di olio, vino e ortaggi; soprattutto per l’allevamento di ovini e caprini. Anche l’artigianato locale è molto importante per la sua economia infatti in tutta la Provincia di Reggio Calabria sono note le sue Pezzare, arazzi che sono tessuti ancora oggi nei telai artigianali del paese.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

L’attuale sindaco del piccolo comune è l’Avv. Giovambattista Bruzzaniti, eletto dopo 3 anni in cui il comune proveniva da due commissariamenti (il primo causa scioglimento per infiltrazione mafiosa, il secondo per mancata presentazione delle liste), che ha ottenuto il 58,36% dei voti totali nelle elezioni del 31 maggio 2015[3].

PeriodoPrimo cittadinoPartitoCaricaNote
3 maggio 201431 maggio 2015Eugenia SalvoComm. pref.[4]
1 giugno 2015in caricaGiovambattista BruzzanitiLista civicaSindaco

Gemellaggi[modifica | modifica wikitesto]

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Come tutti i paesi della zona, anche Samo ha avuto una squadra di calcio, che negli anni ’70-’80 si chiamava Samese.

Nel 2005 è nato l’AC Samo, che ha militato nel campionato di Seconda Categoria e che ha disputato le partite nello Stadio Comunale di Samo, prima del suo scioglimento avvenuto nel 2012.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dato Istat – Popolazione residente al 30 aprile 2016.
  2. ^ Statistiche I.Stat – ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
  3. ^ Risultati Elezioni comunali 31 maggio 2015
  4. ^ Mancata presentazione di liste ex art. 141, D. Lgs. 267/2000 (T.U. enti locali)

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